Quanto sei intelligente? Te lo dice il tuo browser
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Quanto sei intelligente? Te lo dice il tuo browser
La misura dell'intelligenza è colma. Lo dice uno studio inglese, secondo il quale il cervello umano ha raggiunto il proprio livello massimo di sviluppo. Insomma, se ci sarà qualcosa di più evoluto dell'homo sapiens sapiens (specie cui apparteniamo noi contemporanei), non sarà homo.
Tuttavia, ciò non azzera le possibilità di capire se un individuo sia più intelligente dell'altro. Naturalmente, con tutta la felice relatività delle diverse tipologie di intelligenza, per la quale chi è debole nel ragionamento logico primeggia nell'estro artistico, o chi è indietro sul piano comunicativo è su un piano di genialità nell'ambito psicomotorio. Una biodiversità preziosa, che non morirà per sopraggiunti limiti evolutivi e all'interno della quale — si diceva — è ancora possibile dedicarsi al gioco della misurazione.
La grandezza standard più utilizzata è il Quoziente di Intelligenza (IQ), alla cui definizione si arriva in diversi modi. L'ultimo fa leva su uno strumento che più contemporaneo non si può: il browser. Uno studio della società di consulenza AptiQuant Psychometric sostiene che per capire quanto intelligente sia una persona non basta più conoscerne i gusti musicali o letterari, o analizzare quali passioni la coinvolgano di più. L'indice rivelatore della maggiore o minore consistenza di materia grigia sarebbe il programma con cui naviga in internet.
Nel dettaglio, i meno brillanti sono gli utilizzatori delle diverse versioni di Internet Explorer; più smalto cerebrale, invece, per chi usi Chrome, Firefox o Safari. Fulgide, infine, le menti di chi smanetta con Opera, Camino o Chrome Frame.
Come si è arrivati a tanta verità? Il fondatore di AptiQuant Psychometric, Leonard Howard, ha spiegato al Seattle Weekly che lo spunto è nato dalla macchinosità di Explorer rispetto ad altri browser. "Stavamo provando alcune funzioni del nostro sito, e abbiamo constatato che con Explorer 6.0 e 7.0 non giravano come con Firefox. Così è nata l'idea di quell'analisi".
Howard prosegue: "Abbiamo comparato i risultati di un'analoga indagine condotta nel 2006, ma mai resa nota, con l'attuale. Il Quoziente medio di chi usava le allora disponibili versioni di Explorer (6.0 e 7.0, ndr) era molto alto, in rapporto a chi usi le attuali 8.0 e 9.0. Ciò implica che un sacco di persone con un Quoziente di analogo livello siano migrate verso altri browser".
In altre parole: quando nel 2006 si poteva navigare con le prime due versioni di Explorer, con Firefox e con Safari, la media era diffusamente alta; con l'allargamento dell'offerta e l'arrivo di Chrome, Chrome Frame, Opera e Camino, gli illuminati sono passati ad altro mentre gli opaci sono rimasti al browser di Microsoft.
Più che di intelligenza, forse è opportuno parlare di un misto tra abitudine e interesse per lo sviluppo della tecnologia. Se la prima è alta e la seconda è bassa, ecco pronto il profilo dell'utente medio di Explorer. Si tratta di una persona che vede nel browser un mero strumento di navigazione, e si affida a quello installato di default sul pc senza volerne scaricare di alternativi. Cambiate i suddetti livelli, e abbiamo un utente diverso, non per forza più intelligente. Difatti, Howard ha provato a sfumare la nettezza del risultato dello studio, anche sotto il peso delle mail ricevute da chi non ha certo gradito di sentirsi dare dello stupido.
"Il nostro report non dice che se usi Explorer hai un basso IQ — ha precisato -, ma che se hai un basso IQ è più facile che usi Explorer". Chissà cosa ne pensano a Redmond, nello stato di Washington.
(Ermanno Tancredi) (Fonte: yahoo notizie)
Tuttavia, ciò non azzera le possibilità di capire se un individuo sia più intelligente dell'altro. Naturalmente, con tutta la felice relatività delle diverse tipologie di intelligenza, per la quale chi è debole nel ragionamento logico primeggia nell'estro artistico, o chi è indietro sul piano comunicativo è su un piano di genialità nell'ambito psicomotorio. Una biodiversità preziosa, che non morirà per sopraggiunti limiti evolutivi e all'interno della quale — si diceva — è ancora possibile dedicarsi al gioco della misurazione.
La grandezza standard più utilizzata è il Quoziente di Intelligenza (IQ), alla cui definizione si arriva in diversi modi. L'ultimo fa leva su uno strumento che più contemporaneo non si può: il browser. Uno studio della società di consulenza AptiQuant Psychometric sostiene che per capire quanto intelligente sia una persona non basta più conoscerne i gusti musicali o letterari, o analizzare quali passioni la coinvolgano di più. L'indice rivelatore della maggiore o minore consistenza di materia grigia sarebbe il programma con cui naviga in internet.
Nel dettaglio, i meno brillanti sono gli utilizzatori delle diverse versioni di Internet Explorer; più smalto cerebrale, invece, per chi usi Chrome, Firefox o Safari. Fulgide, infine, le menti di chi smanetta con Opera, Camino o Chrome Frame.
Come si è arrivati a tanta verità? Il fondatore di AptiQuant Psychometric, Leonard Howard, ha spiegato al Seattle Weekly che lo spunto è nato dalla macchinosità di Explorer rispetto ad altri browser. "Stavamo provando alcune funzioni del nostro sito, e abbiamo constatato che con Explorer 6.0 e 7.0 non giravano come con Firefox. Così è nata l'idea di quell'analisi".
Howard prosegue: "Abbiamo comparato i risultati di un'analoga indagine condotta nel 2006, ma mai resa nota, con l'attuale. Il Quoziente medio di chi usava le allora disponibili versioni di Explorer (6.0 e 7.0, ndr) era molto alto, in rapporto a chi usi le attuali 8.0 e 9.0. Ciò implica che un sacco di persone con un Quoziente di analogo livello siano migrate verso altri browser".
In altre parole: quando nel 2006 si poteva navigare con le prime due versioni di Explorer, con Firefox e con Safari, la media era diffusamente alta; con l'allargamento dell'offerta e l'arrivo di Chrome, Chrome Frame, Opera e Camino, gli illuminati sono passati ad altro mentre gli opaci sono rimasti al browser di Microsoft.
Più che di intelligenza, forse è opportuno parlare di un misto tra abitudine e interesse per lo sviluppo della tecnologia. Se la prima è alta e la seconda è bassa, ecco pronto il profilo dell'utente medio di Explorer. Si tratta di una persona che vede nel browser un mero strumento di navigazione, e si affida a quello installato di default sul pc senza volerne scaricare di alternativi. Cambiate i suddetti livelli, e abbiamo un utente diverso, non per forza più intelligente. Difatti, Howard ha provato a sfumare la nettezza del risultato dello studio, anche sotto il peso delle mail ricevute da chi non ha certo gradito di sentirsi dare dello stupido.
"Il nostro report non dice che se usi Explorer hai un basso IQ — ha precisato -, ma che se hai un basso IQ è più facile che usi Explorer". Chissà cosa ne pensano a Redmond, nello stato di Washington.
(Ermanno Tancredi) (Fonte: yahoo notizie)
Re: Quanto sei intelligente? Te lo dice il tuo browser
Oh mamma, meno male che uso Chrome, altrimenti mi venivano i complessi di inferiorità
VANESSA07- Moderatori
- Numero di messaggi : 2599
Data d'iscrizione : 28.02.08
Re: Quanto sei intelligente? Te lo dice il tuo browser
Queste persone non hanno proprio niente da fare al giorno....
Re: Quanto sei intelligente? Te lo dice il tuo browser
Topo profondamente ignorante....
Topo- .
- Numero di messaggi : 2702
Età : 40
Data d'iscrizione : 29.02.08
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