MA COME SI FA?
5 partecipanti
Pagina 1 di 1
MA COME SI FA?
Roma,giornalista vuole sposare IzzoIl mostro del Circeo:"Pensiamo a nozze"
Angelo Izzo, il "mostro" del Circeo e di Ferrazzano, assassino brutale di tre donne, ha progetti di matrimonio. Donatella Papi, giornalista, sua conoscenza di gioventù, si è fatta viva. Dopo contatti epistolari ha chiesto al direttore del carcere di Velletri, dove Izzo sta scontando il secondo ergastolo di incontrare il detenuto per concordare i passi formali da compiere in vista del "sì". Lui, intanto, assicura di essere cambiato.
Tutto è partito da lei, giornalista romana e direttrice del giornale online www.comincialitalia.net, divorziata da pochi giorni. E il 56enne Angelo ha accolto l'offerta della 53enne Donatella. "Per me è una specie di angelo, come se lei fosse una parte della mia carne separata da me da un crudele incantesimo" scrive in una lettera a un cronista, consapevole che potrà incontrare la futura moglie solo in parlatoio.
Poi, conferma: "Può darsi che ci sposeremo. Ne abbiamo parlato ed è in progetto il matrimonio. Donatella è stata una ragazza che è divenuta una bella donna, molto intelligente e sensibile".
Poi l'ergastolano parla di tante affinità elettive: "ambedue abbiamo un gran desiderio di coltivare i valori della compassione, della bellezza, degli ideali e delle belle bandiere".
Poi, a chi gli chiede che rapporto ha con l'altro sesso un uomo che ha ucciso tre donne, Izzo risponde: "La mia presunta misoginia o, addirittura, una mia presunta ostilità verso il sesso femminile è assolutamente un'invenzione di giornalisti e criminologi".
Degli atroci delitti scrive: ''Seppure in un passato lontano mi sono macchiato di reati di un certo tipo, non vi era nè inimicizia di genere, nè odio di classe, o cose del genere". Erano "episodi collegati ad un modo di vivere sbagliato. Per il quale pensavo fosse mio diritto impadronirmi con la violenza di ogni cosa".
TGCOM 19/11/09
Secondo voi è possibile innamorarsi di un uomo che si è macchiato di delitti terribili al punto da volerlo sposare?
In che misura si può tornare a fidarsi di un mostro che sostiene di essere cambiato magari solo perchè adesso non ha la possibilità di delinquere?
E ancora: questa donna dimostra molto coraggio, si è "flippata" il cervello o è solo in cerca di pubblicità?
Angelo Izzo, il "mostro" del Circeo e di Ferrazzano, assassino brutale di tre donne, ha progetti di matrimonio. Donatella Papi, giornalista, sua conoscenza di gioventù, si è fatta viva. Dopo contatti epistolari ha chiesto al direttore del carcere di Velletri, dove Izzo sta scontando il secondo ergastolo di incontrare il detenuto per concordare i passi formali da compiere in vista del "sì". Lui, intanto, assicura di essere cambiato.
Tutto è partito da lei, giornalista romana e direttrice del giornale online www.comincialitalia.net, divorziata da pochi giorni. E il 56enne Angelo ha accolto l'offerta della 53enne Donatella. "Per me è una specie di angelo, come se lei fosse una parte della mia carne separata da me da un crudele incantesimo" scrive in una lettera a un cronista, consapevole che potrà incontrare la futura moglie solo in parlatoio.
Poi, conferma: "Può darsi che ci sposeremo. Ne abbiamo parlato ed è in progetto il matrimonio. Donatella è stata una ragazza che è divenuta una bella donna, molto intelligente e sensibile".
Poi l'ergastolano parla di tante affinità elettive: "ambedue abbiamo un gran desiderio di coltivare i valori della compassione, della bellezza, degli ideali e delle belle bandiere".
Poi, a chi gli chiede che rapporto ha con l'altro sesso un uomo che ha ucciso tre donne, Izzo risponde: "La mia presunta misoginia o, addirittura, una mia presunta ostilità verso il sesso femminile è assolutamente un'invenzione di giornalisti e criminologi".
Degli atroci delitti scrive: ''Seppure in un passato lontano mi sono macchiato di reati di un certo tipo, non vi era nè inimicizia di genere, nè odio di classe, o cose del genere". Erano "episodi collegati ad un modo di vivere sbagliato. Per il quale pensavo fosse mio diritto impadronirmi con la violenza di ogni cosa".
TGCOM 19/11/09
Secondo voi è possibile innamorarsi di un uomo che si è macchiato di delitti terribili al punto da volerlo sposare?
In che misura si può tornare a fidarsi di un mostro che sostiene di essere cambiato magari solo perchè adesso non ha la possibilità di delinquere?
E ancora: questa donna dimostra molto coraggio, si è "flippata" il cervello o è solo in cerca di pubblicità?
VANESSA07- Moderatori
- Numero di messaggi : 2599
Data d'iscrizione : 28.02.08
Re: MA COME SI FA?
Io sinceramente non so come ci si possa innamorare di un mostro così che cosa può avere questo individuo, quale caratteristica possiede per far innamorare una persona? Un persona uccide brutalmente tre suoi simili e c'è qualcuno che si innamora di lui? Io credo che neanche la giornalista ha tutte le rotelle al posto giusto, non posso pensare che una donna sana di mente possa anche solo immaginare di avere una relazione con questo "signore".
Secondo me può essere valida l'ipotesi della pubblicità.
Secondo me può essere valida l'ipotesi della pubblicità.
Re: MA COME SI FA?
E' vero che esiste il pentimento, però è davvero una situazione strana.
E poi lui non è in carcere?
Che matrimonio sarebbe?
E poi lui non è in carcere?
Che matrimonio sarebbe?
Re: MA COME SI FA?
potrei anche credere che lei non sia in cerca di pubblicità, ma riesco a giustificare una situazione del genere solo con lo spirito della crocerossina
probabilmente questa donna crede di poter salvare quell'uomo dalla dannazione eterna, non per nulla lui la chiama "angelo"
probabilmente questa donna crede di poter salvare quell'uomo dalla dannazione eterna, non per nulla lui la chiama "angelo"
Topo- .
- Numero di messaggi : 2702
Età : 40
Data d'iscrizione : 29.02.08
Re: MA COME SI FA?
INTERESSANTE ARTICOLO SULLE DONNE CHE AMANO UOMINI CHE UCCIDONO (sindrome della “Groupie del Serial Killer”) (Skg) POSSIBILI MOTIVAZIONI:
DIPENDENTI E SFIDUCIATE… – Secondo lo psicologo Park Dietz queste donne – in una sorta di transfert risucchiano una parte dell’ego forte del serial killer dando loro l’illusione di essere coloro che controllano la situazione. Più in generale gli archetipi principali di attrazione sono:
• Il Salvatore: la Skg vuole credere di avere l’abilità di saper cambiare qualcuno che ha mostrato una tale crudeltà ed efferatezza.
• La bambinaia: molte donne intravedono nel serial killer un piccolo bambino dall’infanzia triste e traumatica e avvertono un desiderio incontrollato di proteggere quel bambino dal male del mondo.
• Il Fidanzato Perfetto: sa dove è tutto il giorno, e anche se non può essere certa che altre possano rubarle le sue attenzioni, non deve sostenere la quotidianità della relazione, continuando a fare fantasie su di lui senza eccessivi rischi.
• Bagno nel drammatico: durante i giorni del processo, le donne trovano che le vite dei serial killer sono attraenti e piene di sorprese, e vivendo con loro l’atmosfera del processo, si imbevono delle sue emozioni.
• Ibristofilia: eccitazione sessuale nei confronti di chi commette violenza. E’ una follia indotta alla base anche della “sindrome di Stoccolma”.
• Esclusività: le Skg sviluppano un vero e proprio senso di appartenenza nei confronti dell’assassino e della sua storia
• Ritrovare l’uomo perduto: talvolta alcune di loro sono state abusate o comunque sono state vittima di violenza in giovane età, da parte di genitori o parenti stretti, e il serial killer è un modo per “ritrovare” quella figura amata/odiata del loro passato.
• Fantasie surrogate: ci sono persone che sanno di non poter esprimere le loro voglie represse di violenza, e incanalano i loro desideri verso coloro che ne sono stati capaci.
• Bassa auto-considerazione: alcune donne credono di non poter trovare l’uomo per la loro vita, e l’assassino condannato in prigione – nella sua solitudine disperata – sembra poter essere la loro ultima spiaggia.
• Ricerca di attenzione: quando un serial killer è arrestato su di sé si accendono i riflettori dei media. Essere lì per lui, accanto a lui, è per talune l’appagamento del desiderio di notorietà.
• Essere qualcuno: in una vita grigia, essere la groupie di un serial killer trasforma un “nessuno” in “qualcuno”.
• Difesa a oltranza: schierarsi contro il resto del mondo nei confronti della causa del serial killer, difendere la sua innocenza anche contro tutte le prove del caso, dona a queste donne la possibilità di sentirsi finalmente vive.
• La sindrome “la bella e la bestia”: si innamorano dell’idea che vivere così vicino a un pericoloso criminale non è pericoloso, anche se potrebbe comunque farle del male.…O DONNE IN CARRIERA? – La casistica ci mostra come molte Skg sono istruite e attraenti. Molte di loro sono anche ben abbienti e non è raro che siano già sposate con figli. In questi casi, queste donne entrano in contatto con l’assassino seriale per via del loro lavoro (psicologhe, assistenti sociali, poliziotte o avvocatesse). Nonostante la solidità della loro vita, le groupie sono pronte a sacrificare tutto, dagli affetti ai loro risparmi, per poter essere il più vicino possibile all’oggetto delle loro attenzioni. Ore di attesa ogni settimana per i brevi incontri non li spaventano, anche se ciò comporta loro la perdita del lavoro, e l’isolamento dal resto della loro famiglia.
FUGA DALLA FEDE – Ci sono molte donne che entrano a far parte di questa tipologia di fan mettendo in atto una vera e propria fuga dai lacci e laccioli fin lì vissuti nei confronti della propria fede religiosa. La giornalista Sheila Isemberg nota nei suoi reportage come molte di loro siano state educate seguendo strettamente la morale Cattolica e la loro vita è rimasta intrisa di quegli insegnamenti. Sessismo, sottomissione della donna, repressione della sessualità diventano una sorta di elementi comuni scatenanti del loro folle innamoramento nei confronti di questi pericolosi criminali.
DIPENDENTI E SFIDUCIATE… – Secondo lo psicologo Park Dietz queste donne – in una sorta di transfert risucchiano una parte dell’ego forte del serial killer dando loro l’illusione di essere coloro che controllano la situazione. Più in generale gli archetipi principali di attrazione sono:
• Il Salvatore: la Skg vuole credere di avere l’abilità di saper cambiare qualcuno che ha mostrato una tale crudeltà ed efferatezza.
• La bambinaia: molte donne intravedono nel serial killer un piccolo bambino dall’infanzia triste e traumatica e avvertono un desiderio incontrollato di proteggere quel bambino dal male del mondo.
• Il Fidanzato Perfetto: sa dove è tutto il giorno, e anche se non può essere certa che altre possano rubarle le sue attenzioni, non deve sostenere la quotidianità della relazione, continuando a fare fantasie su di lui senza eccessivi rischi.
• Bagno nel drammatico: durante i giorni del processo, le donne trovano che le vite dei serial killer sono attraenti e piene di sorprese, e vivendo con loro l’atmosfera del processo, si imbevono delle sue emozioni.
• Ibristofilia: eccitazione sessuale nei confronti di chi commette violenza. E’ una follia indotta alla base anche della “sindrome di Stoccolma”.
• Esclusività: le Skg sviluppano un vero e proprio senso di appartenenza nei confronti dell’assassino e della sua storia
• Ritrovare l’uomo perduto: talvolta alcune di loro sono state abusate o comunque sono state vittima di violenza in giovane età, da parte di genitori o parenti stretti, e il serial killer è un modo per “ritrovare” quella figura amata/odiata del loro passato.
• Fantasie surrogate: ci sono persone che sanno di non poter esprimere le loro voglie represse di violenza, e incanalano i loro desideri verso coloro che ne sono stati capaci.
• Bassa auto-considerazione: alcune donne credono di non poter trovare l’uomo per la loro vita, e l’assassino condannato in prigione – nella sua solitudine disperata – sembra poter essere la loro ultima spiaggia.
• Ricerca di attenzione: quando un serial killer è arrestato su di sé si accendono i riflettori dei media. Essere lì per lui, accanto a lui, è per talune l’appagamento del desiderio di notorietà.
• Essere qualcuno: in una vita grigia, essere la groupie di un serial killer trasforma un “nessuno” in “qualcuno”.
• Difesa a oltranza: schierarsi contro il resto del mondo nei confronti della causa del serial killer, difendere la sua innocenza anche contro tutte le prove del caso, dona a queste donne la possibilità di sentirsi finalmente vive.
• La sindrome “la bella e la bestia”: si innamorano dell’idea che vivere così vicino a un pericoloso criminale non è pericoloso, anche se potrebbe comunque farle del male.…O DONNE IN CARRIERA? – La casistica ci mostra come molte Skg sono istruite e attraenti. Molte di loro sono anche ben abbienti e non è raro che siano già sposate con figli. In questi casi, queste donne entrano in contatto con l’assassino seriale per via del loro lavoro (psicologhe, assistenti sociali, poliziotte o avvocatesse). Nonostante la solidità della loro vita, le groupie sono pronte a sacrificare tutto, dagli affetti ai loro risparmi, per poter essere il più vicino possibile all’oggetto delle loro attenzioni. Ore di attesa ogni settimana per i brevi incontri non li spaventano, anche se ciò comporta loro la perdita del lavoro, e l’isolamento dal resto della loro famiglia.
FUGA DALLA FEDE – Ci sono molte donne che entrano a far parte di questa tipologia di fan mettendo in atto una vera e propria fuga dai lacci e laccioli fin lì vissuti nei confronti della propria fede religiosa. La giornalista Sheila Isemberg nota nei suoi reportage come molte di loro siano state educate seguendo strettamente la morale Cattolica e la loro vita è rimasta intrisa di quegli insegnamenti. Sessismo, sottomissione della donna, repressione della sessualità diventano una sorta di elementi comuni scatenanti del loro folle innamoramento nei confronti di questi pericolosi criminali.
Sarah- .
- Numero di messaggi : 831
Età : 56
Località : PATTI
Data d'iscrizione : 14.03.08
Re: MA COME SI FA?
WOW Grazie Saretta per questo interessantisssimo approfondimento, complimenti davvero!
In effetti da quello che si legge, queste donne sono affette da una sindrome particolare e quindi avrebbere loro stesse bisogno di andare dal terapeuta.
I media quindi dovrebbero evitare di dare troppo spazio e pubblicità a queste storie e comunque trattarle alla stregua di fenomeni malati e comunque indotti da gravi cause psicologiche.
In poche parole dovrebbero semplicemente documentarsi e al limite presentare la storia così come è: una autentica eresia che merita compatimento e non certo plauso. Insomma basta con i segnali sbagliati.
In effetti da quello che si legge, queste donne sono affette da una sindrome particolare e quindi avrebbere loro stesse bisogno di andare dal terapeuta.
I media quindi dovrebbero evitare di dare troppo spazio e pubblicità a queste storie e comunque trattarle alla stregua di fenomeni malati e comunque indotti da gravi cause psicologiche.
In poche parole dovrebbero semplicemente documentarsi e al limite presentare la storia così come è: una autentica eresia che merita compatimento e non certo plauso. Insomma basta con i segnali sbagliati.
VANESSA07- Moderatori
- Numero di messaggi : 2599
Data d'iscrizione : 28.02.08
Re: MA COME SI FA?
un pò mi da ragione questo articolo .... la signora ha qualche rotella fuori posto
Re: MA COME SI FA?
PER CHI NON AVESSE VISTO QUESTA PAZZA IERI A DOMENICA 5!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sarah- .
- Numero di messaggi : 831
Età : 56
Località : PATTI
Data d'iscrizione : 14.03.08
Sarah- .
- Numero di messaggi : 831
Età : 56
Località : PATTI
Data d'iscrizione : 14.03.08
Sarah- .
- Numero di messaggi : 831
Età : 56
Località : PATTI
Data d'iscrizione : 14.03.08
Sarah- .
- Numero di messaggi : 831
Età : 56
Località : PATTI
Data d'iscrizione : 14.03.08
Sarah- .
- Numero di messaggi : 831
Età : 56
Località : PATTI
Data d'iscrizione : 14.03.08
Sarah- .
- Numero di messaggi : 831
Età : 56
Località : PATTI
Data d'iscrizione : 14.03.08
Re: MA COME SI FA?
La "Signora" ha fatto proprio la figura della mentecatta, dall'espressione degli occhi mi sembra persino drogata, ma forse è solo una fanatica che ha bisogno dello psichiatra altro che terapeuta ....
Comunque la Barbara D'Urso e tutte le altre dovrebbero smetterla di "dare voce" e "presenzialismo" a questi fenomeni da circo, questa è gente che va curata e non ascoltata
Comunque la Barbara D'Urso e tutte le altre dovrebbero smetterla di "dare voce" e "presenzialismo" a questi fenomeni da circo, questa è gente che va curata e non ascoltata
VANESSA07- Moderatori
- Numero di messaggi : 2599
Data d'iscrizione : 28.02.08
Re: MA COME SI FA?
si infatti ... ricordo molto bene la discussione che fu fatta sulla trasmissione domenicale che conduceva la Perego l'anno scorso, fu definita "trash" e quindi si penso bene di sostituirla con quella della D'Urso, adesso mi sorge spontanea la domanda "ma quella che è in onda adesso cosa serebbe?"
E poi basta con questa Barbara D'urso ormai ha il monopolio di canale 5 la si vede tutti giorni in qualunque trasmissione e due ...... (scusate l'o.t.)
E poi basta con questa Barbara D'urso ormai ha il monopolio di canale 5 la si vede tutti giorni in qualunque trasmissione e due ...... (scusate l'o.t.)
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|